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Lo chef Folcia scrive a Zaia «Più chiarezza sulle nuove regole»

Il cuoco di Peschiera del Garda (Vr) si appella al governatore del Veneto per chiedere risposte alle domande dei ristoratori che vogliono sapere come comportarsi alla riapertura dei loro locali.

Il cuoco di Peschiera del Garda (Vr) si appella al governatore del Veneto per chiedere risposte alle domande dei ristoratori che vogliono sapere come comportarsi alla riapertura dei loro locali.
Afine marzo aveva scritto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per chiedere il sostegno del Governo al settore della ristorazione. Ora Roberto Folcia, cuoco di Peschiera del Garda (Vr) e fondatore della società di consulenza Sos Chef, ha preso di nuovo carta e penna per rivolgersi al governatore del Veneto Luca Zaia.

«Mi occupo di consulenza, facendo formazione in strutture alberghiere, ristoranti, campeggi, situati prettamente in Veneto – scrive – La domanda che i clienti mi fanno di più in questo periodo è dove possono attingere informazioni riguardo a come mettersi in regola per poter ripartire mettendo in sicurezza la salute nostra e dei clienti».

«In questi giorni ne leggiamo di tutte – prosegue Folcia – per riassettare le sale da pranzo, le cucine e gli spazi in comune, ma niente di concreto e veritiero. Come lei dice, i veneti sono un grande popolo che sta alle regole». E qui la richiesta: «Sono a chiederle di dedicare, appena è possibile, un dibattito con persone del settore, scienziati, virologi, personale Asl, Nas di Padova e persone competenti che ci possono dare un decalogo di come fare per essere nel miglior modo possibile efficienti appena ci sarà la possibilità di ripartire».

Dagli spazi tra i tavoli, a quelli in cucina, dalle informazioni sui buffet delle colazioni: tutte situazioni per le quali i ristoratori chiedono chiarezza: «Possono sembrare domande banali – dice ancora Folcia – ma è meglio fare domande banali, piuttosto che strutturate in modo che non siano comprensibili. Sicuramente è presto per avere delle risposte per quello che le chiedo, ma sono sicuro che anche solo un suo intervento con le associazioni del settore e le persone competenti del caso possa darci delle indicazioni».

Italia a Tavola 15/04/2020

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